Al via la campagna di crowdfunding "Dopo le mafie: il progetto per la valorizzazione e la gestione partecipata dei beni confiscati"
E' online su produzionidalbasso.com la campagna di crowdfunding nata grazie alla vittoria di un bando di Banca Etica relativa all'iniziativa dell'associazione Circola, Cultura, Diritti, Idee in movimento, che ha sviluppato e promosso il progetto. Partecipa alla realizzazione del piano di lavoro anche Federnotai, il sindacato dei notai italiani, da sempre impegnato nella promozione e diffusione della cultura della legalità.
Milano, 20 dicembre 2016 - Secondo i dati di febbraio 2016 forniti da ANBSC, in Italia i beni confiscati sono 23.576, di cui il 6,88% in Lombardia. Con questo dato inizia l'avventura di Circola, un’associazione no profit nata con l’obiettivo di realizzare progetti di formazione,
assistenza e sperimentazione sui temi della tutela dell’ambiente e del territorio, del contrasto alla criminalità organizzata, dell’educazione alla cittadinanza e alla legalità.
Dopo le mafie. Progetto per la valorizzazione e la gestione partecipata dei beni confiscati è un progetto complesso e innovativo che sperimenta un nuovo modello culturale e operativo, condiviso tra istituzioni e cittadini, per trasformare realmente, in modo duraturo, i beni confiscati alle mafie in
‟beni comuni”, restituendoli così alla comunità e mettendoli a disposizione dei progetti di crescita sociale e culturale del territorio in cui si trovano.
Veronica Dini, avvocato e presidente dell'associazione afferma: "Circola accompagnerà i singoli Comuni coinvolti nel progetto, Milano,Pero, Rho, Rozzano, San Donato Milanese, nella presa in carico del bene confiscato che si trova nel loro territorio, nell’elaborazione di un progetto
condiviso in merito al suo riutiluzzo, nella definizione di strumenti di gestione nel tempo efficaci e coerenti. Lo farà attraverso un percorso in più tappe: partendo dall’informazione e dalla conoscenza delle problematiche, anche legali, burocratiche e amministrative, si arriverà alle attività
formative, culturali e partecipative che vedranno protagonisti i cittadini, le scuole e le biblioteche".
Per questo, il progetto servirà a fornire una formazione specifica, tecnico-legale, amministrativa e gestionale, agli amministratori dei Comuni che si trovano a dover gestire un bene confiscato alla criminalità, e accompagnerà l’intera comunità nell’elaborazione di idee condivise sul suo utilizzo,
favorendo una presa in carico collettiva del bene che diventa responsabilità di tutti e di ciascuno.
Carmelo Di Marco, presidente di Federnotai commenta:" La partecipazione a questo progetto è un'occasione preziosa per i notai che, coerentemente con la loro funzione, sono sempre schierati a sostegno della legalità: in questo caso la soddisfazione è particolare, perché il progetto consente di
creare e di far crescere un rapporto molto costruttivo tra amministrazioni pubbliche, cittadini e professionisti. Mettere le nostre conoscenze e le nostre capacità a servizio di tutto questo ci rende davvero entusiasti".
Il progetto coinvolge nel lavoro istituzioni, operatori del settore, cittadini, associazioni, fondazioni, gruppi informali, centri di produzione culturale, centri aggregativi, scuole e biblioteche del territorio, rendendoli protagonisti del progetto.
Con i finanziamenti che saranno raccolti attraverso il crowdfunding saranno promosse alcune attività specifiche del progetto. In particolare, verrà avviata la sperimentazione sui beni immobili confiscati presenti nei Comuni di Rozzano e San Donato, ove saranno organizzati anche eventi
all’interno delle biblioteche, iniziative specifiche per i ragazzi delle scuole, in un percorso di educazione alla legalità che è soprattutto un’esperienza di cittadinanza attiva.
Circola oggi è composta da Veronica Dini, avvocato, Carmelo Di Marco, notaio, presidente di FederNotai, Agnese Bertello, facilitatrice, rappresentante di Ascolto Attivo, Annamaria Romagnolo, docente ed esperta di formazione, Elda Sortino, esperta di comunicazione.
Per partecipare con un contributo:
Al progetto hanno aderito, in qualità di partner, tra gli altri, due Direzioni Generali della Regione Lombardia, tre Assessorati del Comune di Milano, i Comuni di Rozzano, San Donato, Rho, Pero, il Segretariato per il Beni Culturali della Regione Lombardia, lo studio dell’arch. Stefano Boeri, il prof.
Gianluca Varraso, il dott. Roberto De Luca, Transparency International, LABSUS, Ondata – ConfiscatiBene, l’Anbsc e il Tribunale di Milano – sez. Misure di Prevenzione in qualità di osservatori, il CSBNO, la Biblioteca di Rozzano e le scuole dei Comuni in cui si svolgerà la sperimentazione.
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