Comunicato stampa: dal Congresso di Federnotai una proposta di legge sulla procura in previsione di futura incapacità
Bologna 22 maggio 2022
Federnotai, il sindacato del notai italiani, ha presentato al Congresso nazionale a Bologna, una proposta di legge sul mandato in previsione di futura incapacità delle persone, un atto di libertà individuale, come nel caso dei testamenti. E ha parlato di strumenti tecnologici innovativi nella professione quali la procura digitale a distanza.
Una proposta di legge sul mandato in previsione di futura incapacità: il Mandato di Protezione.
E’ questa la prima novità che esce dal convegno nazionale di Federnotai dal titolo “Il notariato dell’innovazione”, che si è svolto venerdì 20 maggio a Bologna nell’aula del Convento di San Domenico.
Ad oggi l'ordinamento prevede degli strumenti di protezione degli incapaci complessi e farraginosi con procedure davanti al giudice, in Tribunale. Ma i giudici hanno un eccesso di richieste e procedure (migliaia ciascuno) e non riescono a rispondere con i tempi richiesti dalla modernità o a effettuare controlli efficaci.
“L'ordinamento non riesce a rispondere alle esigenze di una società moderna che richiede velocità nelle decisioni e alta specializzazione – queste le parole di Enrico Maria Sironi, Notaio in Gallarate, tra gli estensori della proposta di legge – Il sistema è stato pensato per una concezione dell'amministrazione dei patrimoni con criteri che andavano bene ottanta anni fa, ma che mal si conciliano con le esigenze delle famiglie e della società di oggi. Occorre un nuovo strumento privatistico, che tenga conto dell'interesse del cittadino che intende programmare il futuro, in previsione dell'avanzare dell'età, dove saremo meno lucidi o per il caso di infortuni improvvisi.
L'idea di fondo è quella di rispettare la libertà individuale di autodeterminarsi per il futuro, senza ingerenze. Si intende proporre un sistema che consenta a ciascuno,
in vista di un'eventuale futura incapacità, di designare la persona o le persone che si occuperanno di assisterlo, sia per questioni personali sia soprattutto per le questioni patrimoniali, con la possibilità di dare indicazioni vincolanti sulle modalità di gestione del proprio patrimonio.
Sarà possibile nominare un guardiano, con il compito di controllare la gestione e il rispetto dei vincoli dati. Si tratta dunque di una proposta che potremmo definire “di libertà” ma anche di efficienza, dal momento che gli strumenti che oggi conosciamo ed abbiamo a disposizione, purtroppo, per i tempi della giustizia, non sono soddisfacenti.”
Per Edoardo Rinaldi, Presidente di Federnotai "il Mandato di Protezione che proponiamo è un'alternativa alle procedure giurisdizionali quali l'amministrazione di sostegno, che continuerebbero a esistere. Il cittadino avrebbe finalmente un'alternativa e sarebbe tutelato comunque e rapidamente dall'intervento del notaio quale garante della legalità e che potrebbe adattare ciascun Mandato di Protezione alle esigenze del cittadino con una soluzione “ritagliata su misura”, secondo il singolo specifico caso concreto. Non solo, ma in un momento in cui si lamenta una carenza di magistrati, l'introduzione di questo strumento permetterebbe sicuramente liberare i Tribunali dalle numerosissime procedure che li appesantiscono, consentendo di liberare i giudici per altre attività."
L’innovazione nel notariato, così come nel convegno di Bologna passa dalla proposta di legge sul mandato in previsione di futura incapacità a riflettere su una aspetto del notariato 4.0 ovvero sull'atto digitale a distanza e a una sua possibile applicazione nella rappresentanza dell'impresa commerciale.
“Il notaio di oggi è sicuramente al passo con i tempi – ha dichiarato Edoardo Rinaldi, Presidente di Federnotai in apertura di giornata – L’atto a distanza esiste già nei verbali assembleari. Quotidianamente nei nostri studi diamo atto di un accadimento tramite strumenti telematici e il notaio firma il proprio atto senza necessità che il soggetto coinvolto venga in studio. Abbiamo poi anche la srl on-line. Già è possibile costituire a distanza una società a responsabilità limitata, con l'ausilio del notaio, collegandosi alla piattaforma del notariato italiano. Nel mondo del notariato insomma oggi l’innovazione prevale sulla tradizione, anche se resta al notaio la funzione di mediatore giuridico, ossia colui che trasforma in regola privata le esigenze del cittadino, con una prospettiva e sfida futura in più. Quella cioè di fare non solo da mediatore giuridico ma anche da mediatore informatico, che dovrà portare l’alfabetizzazione informatica ai che non hanno modo, possibilità o tempo per potersene occupare”
L’innovazione del notariato passa infine anche attraverso un'applicazione diversa dell’atto a distanza, ossia nella rappresentanza dell'impresa commerciale.
“Tecnicamente funziona – spiega Giovanni Liotta, Notaio in Taormina- che il notaio dal suo studio si collega con un cliente, come può essere un imprenditore, che magari è fuori all’estero e sottoscrive a distanza una delega o una procura a un suo collaboratore per poter svolgere attività mentre l’imprenditore è fuori. Gli strumenti tecnologici ci sono, quello che manca è un apparato normativo e deontologico, che tuteli il cittadino e le imprese, visto che la procura a distanza accresce la responsabilità del notaio e il suo ruolo.”
Innovare implica dunque maggiore responsabilità e nel convegno si è quindi parlato delle condotte notarili più diligenti, come nell'antiriciclaggio, riprendendo il discorso già trattato nel seminario tenutosi a Roma a fine marzo “L’architettura dell’Ue contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo e il ruolo delle professioni legali” nell’ambito del progetto LIGHT Preventing Money Laundering della Commissione Europea, promosso e coordinato da Federnotai e Confprofessioni.
Claudio Cocuzza, Avvocato in Milano, componente della Commissione Antiriciclaggio del Consiglio Nazionale Forense ha spiegato nel convegno di Bologna come non è utile tanto segnalare di più all’autorità competente quanto segnalare meglio.
“Che significa fare molta attenzione in studio ad alcuni passaggi per proteggersi da errori interni, lavorare sui presidi, che non significa solo modulistica apposita ,ma imparare a profilare bene il cliente e ad attribuirgli un indice di rischio, così da difendersi eventualmente con agilità e scioltezza se chiamati a rispondere di una sanzione. E dall’altra parte fare molta attenzione a identificare con grande cautela il pacchetto informativo che si vuole dare ai soggetti accertatori”.
“Quello a cui abbiamo preso parte oggi – ha chiuso il Presidente Edoardo Rinaldi – è il Notariato che piace a Federnotai: un Notariato che ascolta i cittadini e le imprese e che avanza proposte concrete per i problemi che non trovano altrove soluzioni siddisfacenti; un notariato che sa vivere al passo coi tempi o che addirittura riesce ad anticiparli».
Per discutere di tutto questo, si sono dati convegno, nell’aula del Convento di San Domenico, illustri accademici, membri della società civile, della magistratura e del notariato, ma soprattutto tantissimi notai, che hanno partecipato attivamente al dibattito
Il congresso ha avuto anche un risvolto benefico e sociale. Una parte del ricavato delle iscrizioni sono andate a Unhcr Italia, per sostenere le iniziative umanitarie dell’Agenzia ONU per i Rifugiati.