Il presidente di Federnotai al Congresso Nazionale del Notariato
Roma, 5 novembre 2022 - Si è appena concluso l’intervento del presidente di Federnotai, Edoardo Rinaldi, al Congresso Nazionale del Notariato.
Rinaldi ha sottolineato il ruolo-chiave dei notai nel Terzo Settore, come ausiliari del sistema giustizia (volontaria giurisdizione) e come tutori dell’ordine pubblico economico nell’antiriciclaggio, ma non ha mancato di rimarcare gli ostacoli o la resistenza al cambiamento di branche della pubblica amministrazione che intravvedono nell’ampliamento delle competenze notarili il rischio di una certa perdita di autonomia.
«È imperativo – ha ammonito Rinaldi – che la nostra funzione sia percepita sempre più come indispensabile e divenga sempre più rilevante, sia nei confronti della pubblica amministrazione sia verso cittadini e imprese. A questo proposito serve che il Notariato agisca su due livelli. Da un lato dobbiamo divenire attori sempre più indispensabili in tutte le negoziazioni economiche (incentivando l’utilizzo del deposito del prezzo sul conto dedicato notarile e sviluppando una piattaforma informatica notarile per un sistema di pagamento di proprietà del notariato), dall’altro lato dobbiamo divenire un soggetto necessario anche agli occhi della Pubblica Amministrazione (con l’elaborazione di piattaforme informatiche create sulla base di dati ricavati dai nostri atti o su dati altrimenti organizzati)».
Successivamente, Rinaldi ha ribadito l’impegno congiunto di Federnotai e Confprofessioni sull’annoso nodo dell’equo compenso: «L’idea è quella che se lo Stato richiede ad alcune professioni l’esercizio di una pubblica funzione o la tutela di un pubblico interesse a esclusivo vantaggio di cittadini e imprese, richieda anche una struttura organizzativa o una formazione complesse che devono necessariamente trovare riscontro in un compenso equo. L’attività dei professionisti dovrà dunque venir vigilata dagli ordini professionali per verificare che sia esercitata in modo adeguato, nell’interesse dei consumatori e delle attività produttive».
L’ultimo passaggio del discorso del presidente di Federnotai si è focalizzato sull’indifferibile revisione dei principi deontologici, del percorso formativo e dell’informatizzazione della professione, capisaldi indispensabili per avere quella capacità e rapidità di agire che lo Stato richiede ai notai del terzo millennio.